Marietti 1820: TORNA IN LIBRERIA IL 28 MAGGIO “LE OSSA DI BERDICEV”

 

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Torna il libreria il 28 maggio, per iniziativa della casa editrice Marietti 1820, la più completa biografia sullo scrittore ucraino Vasilij Grossman (1905-1964), autore di “Vita e destino” e testimone del periodo staliniano, della seconda guerra mondiale e della scoperta della Shoah.

Il libro, pubblicato la prima volta nel 2009, ha vinto in quello stesso anno il Premio Comisso e si intitola “Le ossa di Berdičev”. Gli autori sono John Garrard, professore di Letteratura russa all’Università dell’Arizona, e la moglie Carol, che hanno ricostruito la biografia dello scrittore con un lungo lavoro di ricerca svolto in Russia negli anni ’90 anche attraverso lettere e testimonianze inedite.

Frutto di una ricerca che si è avvalsa di materiali d’archivio venuti alla luce solo dopo il crollo dell’Unione Sovietica, “Le ossa di Berdičev” (pagine 488, 29 euro) è anche per questo la più completa ricostruzione della vita di uno dei maggiori scrittori del ‘900. Nella vicenda personale di  Grossman  si riflettono alcune pagine decisive del XX secolo: il flagello della carestia ucraina, le persecuzioni del Grande Terrore staliniano, la seconda guerra mondiale, l’occupazione nazista e la scoperta della Shoah.

Di famiglia ebraica benestante e cosmopolita, avversa allo zarismo e a favore della rivoluzione, Grossman esordisce nel 1934 come scrittore. Corrispondente di guerra, è il primo a scrivere delle fucilazioni di massa nell’Ucraina occupata dai nazisti, poi dei campi di sterminio. Proprio nella cittadina di Berdičev, nel settembre 1941, vennero fucilati in soli tre giorni trentamila israeliti nella prima operazione di eliminazione degli ebrei sistematicamente pianificata su vasta scala.

Nel dopoguerra, Grosman concepisce l’idea di scrivere una grande epopea sulla battaglia di Stalingrado; la seconda parte dell’opera, “Vita e destino”, è il suo capolavoro, il testo che lo inserisce a pieno titolo tra i grandi nomi della letteratura mondiale. Il manoscritto del romanzo fu sequestrato dal KGB nel 1961 e Grossman morì senza vederne la pubblicazione, che avvenne in Occidente solo vent’anni più tardi.

 

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